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Se "vedere vuol dire percepire delle differenze" (I. Calvino), allora accade la stessa cosa nell'esperienze degli altri sensi umani.
Big Lab è laboratorio, bottega d'artigiani del pixel, officina alchemica delle trasmutazioni, dove reale e virtuale s'incontrano tra le grane sottili dei tessuti, passando dall'interfaccia grafica di un website alle pieghe fibrose della carta dal suono sintetico di un bit al magnetismo del ferro.
Non c'è contraddizione, è un'esperienza di convivenza. Persone e materiali, idee ed emozioni, spirituale e tangibile qui sono in perenne ricerca di armonie.
BigLab è un progetto di
Big Sur
via G.A. Coppola, 3 • 73100 Lecce • Italia
tel/fax: +39(0)832.346903
mail: produzioni@bigsur.it
un laboratorio didattico a cura di Big Sur, immagini e visioni con Kantonsschule Freudenberg Liceo Artistico Zurich Svizzera
direzione artistica Francesco Maggiore foto di Alessandro Colazzo web Amir Simone Tarighinejad docenti Giacomo Pradella e Mirko Gabellone
studenti Kira Barlach, Debora Bisignano, Jeanne Blatter, Wanda Böhmer, Marlene Brown, Veronica Butti, Simona Di Vincenzo, Anna Egli, Anna Fini, Maria Martini, Nina Martusciello, Catarina Meier, Maria Mollo, Clarice Ninivaggi, Anais Nüssli, Alessandra Orlando, Lisa Preisig, Silvio Romano, Dominik Schaich, Jasmin Sonego, Jay Tangermann, Cinzia Tuena, Matteo Vaccari, Cecy Walti, Iris Weidmann
in collaborazione con Manifatture Knos e Fondo Verri
Faces of Zürich
"Faces" è il risultato del laboratorio curato da Big Sur al quale hanno partecipato venticinque studenti del Liceo Artistico di Zurigo in occasione di una settimana di studio che i ragazzi hanno trascorso nella città di Lecce e in alcune località del Salento.
Il laboratorio nasce come un gioco e, come tutti i giochi, ha delle regole e una finalità, quella di creare volti umani attraverso l'utilizzo di elementi geometrici regolari disposti nel perimetro di un quadrato. Un'esperienza che, nella sua estrema semplicità, ha messo alla prova la creatività dei ragazzi. Forme elementari disposte in infiniti rapporti spaziali e cromatici all'interno di un campo visivo, fanno emergere dalla superficie del foglio bianco, espressioni, emozioni, identità, personaggi che portano in sé una storia.
Bruno Munari, uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del ventesimo secolo, definirebbe questo gioco serissimo "Maestria della leggerezza". Leggerezza, un tocco di curiosità infantile ed ironia applicate alla quotidianità allenano l'occhio a guardare le cose in maniera differente, a trasformare l'ordinario in una realtà straordinaria da noi ri-creata.
Questo mostra raccoglie i divertenti "volti" realizzati attraverso l'utilizzo di software per la grafica e accompagnati da frammenti di storie che i ragazzi hanno scritto ispirandosi ai volti e ai personaggi incontrati durante la loro permanenza a Lecce, oppure attingendo alla storia, alle tradizioni, alle leggende del nostro territorio a volte utilizzando vocaboli e modi di dire dialettali.